Le alternative maggiormente naturali sono rappresentate dalla pasta madre, perfetta per la panificazione in sostituzione del lievito di birra.
Il lievito madre non è altro che una miscela di acqua e farina che vengono lasciate fermentare, ma da un punto di vista microscopico è una vera e propria microflora composta da batteri lattici, acetici e lieviti (contiene complessivamente oltre 300 specie di batteri diverse) che possiede qualità maggiori rispetto agli altri tipi di lieviti: è più digeribile e più facilmente assimilabile, rende maggiormente disponibili i sali minerali e le proteine presenti nell’impasto, non procura fastidiosi gonfiori e conferisce un indice glicemico minore .
L’alternativa più valida in pasticceria, invece, è data dal cremor tartaro: è un sale acido che a temperatura ambiente si presenta come un solido inodore trasparente o bianco. Per agire da lievitante deve essere associato al bicarbonato di sodio.
Il cremor tartaro conferisce un’enorme morbidezza ai dolci, senza appesantirli.
I vantaggi sono molteplici, non solo legati alla salute ma anche al gusto.
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